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C2.4.2. Controlli di funzionamento
I principali controlli da eseguire sono la verifica della dose di caffè distribuita a ogni scatto e quello sull’usura delle macine. Sono controlli importanti, che comunque si effettuano non frequentemente.
La dose di caffè
Scopo di questo intervento è verificare la quantità di caffè che il dosatore fa cadere nel filtro a ogni scatto, che deve essere di circa 7 g; si può anche decidere per quantità leggermente inferiori (6,5 g) o superiori (7,5 g). Per effettuare il controllo, si fanno 10 scatti e si controlla il peso con una bilancia di precisione: dividendo la quantità per 10 si ottiene la dose media di un caffè. Questa verifica, semplice e veloce, va fatta in genere ogni 2-3 mesi, oppure ogni volta che ci sono modifiche, per esempio un cambio di miscela o un intervento tecnico sul macchinario.
Modificare la taratura di un dosatore è un intervento semplice: è sufficiente modificare l’altezza dello scatto, agendo su una vite all’interno o all’esterno del dosatore, in base ai modelli; avvitando la dose si riduce, svitando aumenta. Dopo avere variato la taratura del dosatore, è indispensabile ripetere l’operazione di controllo per verificare il risultato.
L'usura delle macine
Mentre il controllo della dose è un’operazione semplice, quello delle macine è più difficile. Scopo di questo controllo è stabilire se le macine sono usurate e quindi da cambiare; l’operatore si deve limitare al controllo, perché un’eventuale sostituzione va eseguita da un tecnico. A causa dell’intenso lavoro di frantumazione dei chicchi di caffè, le macine sono soggette a usura, maggiore quelle piane (ogni 400-500 kg di caffè macinato), minore quelle coniche (ogni 800-1000 kg). Pertanto esse devono essere periodicamente sostituite in base ai consumi.
La procedura più corretta è programmare l’intervento in base al consumo medio annuale; per esempio se si consumano 400-500 kg annui, in un specifico mese di ogni anno si prevede il cambio delle macine, se invece si consumano 900-1000 kg, si interviene ogni sei mesi (ogni 12 se si utilizza un macinadosatore a macine coniche). Ma siccome il macchinario funziona anche se le macine sono usurate, la realtà è che purtroppo questo intervento periodico è spesso trascurato, con gravi danni qualitativi. Per verificare l’usura delle macine, si effettua un controllo primario analizzando i seguenti punti:
- il caffè deve entrare nel dosatore in modo regolare e rapido;
- la polvere di caffè mentre esce non deve essere calda ma tiepida;
- quando si chiude lo sportellino della campana gli ultimi chicchi non devono continuare a saltellare a lungo;
- la ghiera di regolazione non si deve surriscaldare quando le macine sono in funzione.
Se uno o più di questi parametri indicano un funzionamento non corretto, si contatta il tecnico che provvederà a effettuare un controllo approfondito e a un’eventuale sostituzione. Oltre all’usura, può accadere che le macine subiscano una perdita di parallelismo, cioè non siano perfettamente allineate l’una all’altra in ogni punto; ciò è dovuto allo spostamento dell’asse che fa girare la macina. Per l’operatore è difficile individuare questo problema, ma il tecnico sarà in grado di capire la causa.
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